21 settembre 2010

Divertirsi con poco

Motociclismo popolare : vent'anni fa, e sembrano cento...



Non c'è molto da commentare : tanti piloti, magari non tutti bravi come Bastianini, moto abbastanza comuni, il vituperatissimo "corto" di Vallelunga; storie di altre corse, di un motociclismo popolare.
Che non vuol dire a buon mercato : le moto costavano anche allora, così come le gomme e le licenze; certo, magari molto meno in proporzione dei budget necessari oggi.
Popolare vuole dire diffuso, facile da raggiungere.
Tante corse a livello regionale, su tracciati "sostenibili" : il corto di Vallelunga per le gare minori, quando erano corti anche Magione e Varano. Moto derivate che magari non sempre avevano un attinenza strettissima con la produzione (anche allora di Gamma ne giravano pochi per strada), categorie dove comunque l'aspetto agonistico era predominante. Un bacino corposissimo di piloti licenziati da cui pescare i talenti che avrebbero reso grande l'Italia sulle piste del mondo.
Il paragone col panorama agonistico odierno è improponibile.
Mi direte che sono passati vent'anni, che il mondo è cambiato, che tutto è cambiato, che quelli della mia età se ne andavavno in giro, bambini, tutto il giorno in bici, carta da gioco tra i raggi e Tepa a strisciare l'asfalto quasi a precorrere i supermotard.
Avete ragione, ma vi prego, capitemi se guardando certi video non riesco a trattenere un moto d'invidia per un epoca ahimè lontana, ma con molte meno pretese.

1 commento:

JamesCN ha detto...

già...
condivido in pieno. ed a tutti i livelli, purtroppo...