10 settembre 2010

11 Settembre

Per tutti, torri gemelle.
Per me, buon compleanno, Barry!!!


11 Settembre 1950, nasce a Londra Barry Sheene, il pilota che più di ogni altro, fenomeni nostrani inclusi, ha segnato un epoca imponendosi per primo all'attenzione non solo degli appassionati, ma di un intera nazione. Campione del mondo in 500 nel 1976 e 1977, è stato il primo a fare spot in televisione, a finire sui rotocalchi, a usare tute bianche e caschi con grafiche; il primo ad essere riconosciuto nei locali alla moda, a legarsi con una famosa modella dell'epoca; il primo che ha diviso senza mezzi termini gli appassionati, pronti gli uni a idolatrarlo, gli altri ad indossare magliette che lo insultavano. Barry Sheene famoso per il volo a Daytona, quando esplose il pneumatico posteriore della Suzuki 750 catapultandolo a 280 km/h, o per quello di Silverstone quando nella Abbey corner impattò a 250 km/h la moto di Igoa, caduto poco prima. Barry Sheene famoso per le innumerevoli placche e viti metalliche che gli tenevano insieme le ossa, innumerevoli al punto da fargli lasciare l'amata Inghilterra, non potendo più sopportare i climi umidi.
Se un tumore non ce lo avesse portato via sette anni fa, sarebbe ancora tra noi, i capelli non più lunghi, sempre vivo l'inimitabile sorriso a metà tra il sornione e il canzonatorio, l'accento londinese che neppure il lungo soggiorno australiano aveva mitigato.

Ce ne sarebbe d'avanzo per farne uno dei miei idoli; in realtà, c'è molto di più.
C'è l'incorreggibile difetto di dire sempre quello che pensava, soprattutto in termini di sicurezza, e di aver pagato in prima persona le posizioni prese. C'è il ribellismo non solo verso un establishment ottuso, che faceva correre il mondiale in strutture allucinanti per sicurezza e servizi, ma anche verso il sistema sportivo : in disaccordo con le case non esiterà a creare un team proprio correndo, da campione del mondo, con moto clienti.
C'è la capacità di sviluppare e collaudare moto in maniera sopraffina, grazie al tirocinio nell'officina del padre, buon preparatore di 2t, e a due estati passate a fare il meccanico nel mondiale, saltando scuola. Capacità che gli permisero di sviluppare la Suzuki Rg 500 e di portarla al vertice mondiale, quando a fine 1974 la dirigenza nipponica aveva cancellato il progetto, giudicandolo deludente; solo una sua veemente presa di posizione scaturì nella moto più vincente del decennio.
Non ci saranno titoli vinti a grappolo, ma c'è l'unico pilota della storia ad aver vinto corse iridate nella classe 50 (con 4 partenze), 125 (due stagioni in cui, debuttante con una Suzuki ex ufficiale di sei anni prima e comprata a rate, fu secondo in campionato dietro a Nieto) e 500.
Guardatevi su youtube quando avete tempo il video di Silverstone 1979, una delle grandi corse che ci ha lasciato.
Aldilà dei pochi titoli, c'è un pilota che ha battuto 3 generazioni di campioni: Agostini e Read, Roberts e Cecotto, Mamola e Spencer; aldilà del pilota, c'è soprattutto un uomo, figura quasi inimmaginabile nel panorama odierno del cosiddetto sport a due ruote.
Buon compleanno, Barry....

5 commenti:

JamesCN ha detto...

già.
auguri barry, auguri "paperino", icona di un certo modo non solo di andare in moto quanto di intendere le moto, le corse, la vita.
" Il Nürburgring? Devi essere Guglielmo Tell per beccare una balla di paglia quando voli fuori"... unico.
manico a parte, sotto molti aspetti ti somiglia, caro il mio Longa: puro, spontaneo, deciso... son molto cambiati i tempi, purtroppo...
10 anni più tardi, o giù di lì, arriverà kevin schwantz, altra icona...

Il Longa ha detto...

Ehh, grazie ma magari mi assomigliasse anche solo un pò... Troppo bello, troppo veloce, troppo avanti per essere paragonato a me.
Ma sto bene anche così...

barry65 ha detto...

bel ricordo,complimenti.auguri Barry,numero 1 per sempre

sburbiz_marca ha detto...

Auguri al mitico Barry anche da parte mia. Complimenti per il blog. Ti metterò nei miei link, se ti va visita il mio :
marcagarage.blogspot.com.

pedro ha detto...

Grande Barry Sheene !
Me lo ricordo al Mugello e soprattutto mi ricordo la sua compagna, la donna più bella che avessi mai visto.
Ciao Barry, lassù puoi andare forte davvero.
Frank