Prima, clamorosa conseguenza della istituzione del Campionato Italiano Velocità Salita. Era proprio necessario??
L'anno venturo, come tutti sapete, tornerà il Campionato Italiano Velocità Salita, reintrodotto dalla federazione dopo il costante successo in termini di presenze ed agonismo riscontrato nelle ultime edizioni del Trofeo.
C'è da andarne giustamente orgogliosi, perchè questo è un riconoscimento importantissimo nei confronti di piloti ed organizzatori, veri artefici della rinascita della salita italiana.
Come sempre purtroppo c'è un prezzo da pagare, e questa volta il prezzo è davvero alto, forse troppo: dal 2009 sparirà la categoria Open per far posto ad una 600 Stock ed una 600 Aperta. Tralascio ovvie considerazioni sulla impossibilità, in salita, di istituire meccanismi di verifica efficienti ed in grado di discernere tra "Stock" e "Aperta"; voglio invece concentrarmi sulla sparizione delle gloriose 1000cc. (e anche delle 750), le Millone per intenderci.
Come prima cosa, non sembra opportuno, e nemmeno rispettoso, cancellare una classe con una gara di preavviso; molti piloti sono stati messi di fronte al fatto compiuto, ed ora sono chiamati ad una scelta dolorosa, complessa e dispendiosa da portare a termine in brevissimo tempo. Ammesso che non ci sia più posto per le Millone in salita, la categoria andava abolita a partire dal 2010, visto che la decisione è stata presa a Luglio 2008.
Non entro nel dettaglio delle motivazioni tecniche, quelle politiche non tocca a me giudicarle. Però reputo un controsenso dire "le mille sono superate perchè tanto anche col 600 si può fare l'assoluto", perchè ragionando in questo modo, se di sicurezza si vuole parlare, bisognerebbe abolire anche le 600, visto che vanno forte tanto quanto le "pericolose" 1000.
Non vedo neppure l'opportunità pratica di cancellare ex abrupto una classe che conta una griglia di 44 piloti (seconda solo ai Supermotard); una classe che ha dato tantissimo a questo sport nelle ultime stagioni, e che riflette il segmento di mercato più consistente delle moto sportive. Anche perchè, lasciatelo dire da uno che corre con 60 cavalli, le mille sono le moto più adatte ai tracciati odierni della salita, ricchi di chicanes e tornanti, quindi di ripartenze e staccate che non premiano la velocità di percorrenza in curva quanto la capacità di accelerazione sullo spunto iniziale.
Una decisione quindi ben difficile da comprendere da chi come me le salite le vive in prima persona; difficilissima da attuare per chi ha nel box 180 cavalli inutilizzabili dal 2009; impossibile da giustificare se si pensa che l'anno prossimo saranno al via le Naked (non me ne vogliano gli amici dai manubri alti), categoria che conta 14 piloti e che a mio parere non è stata mai in grado di esprimere potenziali tecnici straordinari (forte, van forte; però....), probabilmente anche a causa del limite di cilindrata. Lo dice uno che se potesse correrci, comprerebbe una Buell...
Al di là della opprtunità o meno di avere una Open nella salita del futuro, resta soprattutto un fortissimo timore : perdere piloti che non sono in grado o non vogliono scendere di cilindrata; gente che ha investito risorse e capacità sportive; campioni che hanno scritto la storia recente della specialità; ma soprattutto, tanti amici che l'anno prossimo potrebbero non essere più in salita.
1 settembre 2008
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