I mille volti di Bazzano

Prima delle solite stupidate, volevo unirmi al cordoglio di tutti i piloti, vicini a Monica che tre settimane fa ha perso il compagno in un incidente stradale. Non ci sono parole, ma solo la speranza di riaverti presto tra noi, per poterti dimostrare il nostro affetto.
Ciao Davide.

A Bazzano si respira sempre un aria un pò particolare: il fatto di essere la chiusura della stagione risulta in un aria da ultimo giorno di scuola, che come tale ha per ognuno sapore diverso. Ecco quindi alcuni dei mille volti di Bazzano, così come li ho colti lo scorso week-end, procedendo in ordine sparso e confuso.

Decisamente triste il panorama delle moto d'epoca, presenti in pochissimi nonostante l'introduzione di un estemporaneo trofeo tosco-romagnolo riccamente premiato. Dopo un anno di bassi e bassi (finiti da tempo i giorni degli alti), missione compiuta per i soloni del nostro sport che hanno di fatto decretato la fine delle corse in salita d'epoca. Auguri di grandi fortune in pista...

Spettacolare l'esordiente David, giunto da Verona in moto (VFR 750) per misurarsi coi mostri sacri della specialità; dopo aver scialato metri di nastro americano per coprire fari e targa, si è pure divertito migliorandosi costantemente. Nel dopogara, quando gli altri caricano i furgoni, lui restituisce l'assetto stradale alla sua belva, carica una borsa sul posto del passeggero, e riparte per casa. Mitico.

Difficile invece dare ragione a chi, vinto matematicamente il campionato con una gara di anticipo, non si è presentato. Capisco i mille impegni, ma dopo la sconfitta di Sillano mi aspettavo una pronta riscossa. Ci vediamo l'anno prossimo.

Combattutissima fino alla fine la 250, contrastano le espressioni di chi ha vinto il trofeo dopo anni di gare, e quella di chi l'ha perso per una manciata di decimi. Il tutto in una categoria sempre più numerosa, che raccoglie 18enni e 60enni, uomini e donne, manici e comprimari. Vera democrazia su 2 ruote.

Bellissimo come al solito l'ambiente, sarà un impressione ma quest'anno ancora più compatto; belle le cene nel paddock, belli i grupponi di concorrenti accampati insieme, bellissimo arrivare al furgone dopo una salita e trovare sempre qualcuno che ti mette il cavalletto e ti da una mano, anche se sei venuto da solo. Benvenuti in salita.

Non possiamo tacere il dispiacere e la perplessità nel vedere cancellata dal 2009, senza preavviso, una classe di 48 concorrenti. Menzione d'obbligo allora per Francesco Curinga, che nella tana del lupo Manici, coglie la vittoria, l'ultima della storia della classe Open. Addio millone...

Pensi ai piloti degli stradali britannici e sei convinto di avere a che fare con esseri superiori. Poi arriva a Bazzano Lorenzo (2 Northwest 200 alle spalle) e in un weekend riesce a farsi sequestrare la moto da gara, a recuperarne un altra (di un colore che non so definire) che seppelisce sotto il gazebo crollato Sabato sera; non contento, tenta di darle fuoco con un generatore marca Molotov. Full metal jacket.

Alle verifiche vengo complimentato per queste pagine da una avvenente signorina dell'organizzazione. Attenzione, perchè di questo passo potrei montarmi la testa; a riportarmi alla realtà, i tempi ignobili staccati Domenica : se penso che ho fatto gare di slalom gigante a medie più alte delle mie salite, mi viene da piangere; però ho la testa dura. Tracollo ma non mollo.

Come ogni anno, per due giorni ininterrotta processione di tifosi di Stefano Bonetti (quelli che lo hanno conosciuto al TT) al suo camper; magari non apparirà sempre in tv e sui giornaloni del settore, ma il ragazzo ha il suo seguito affezionato. Assente ingiustificato il pilota che abita qui dietro e che ha esordito al TT 2008; in compenso, c'era il suo addetto stampa....

Colgo l'occasione per salutare tutti quelli che c'erano e che mi sono sfuggiti. In bocca al lupo, e arrivederci in salita al 2009!!