27 aprile 2010

La passione ci guida...

Sono convinto di essere uno con passione infinita; a Radicondoli, qualcuno mi ha surclassato anche in questo....



Il titolo è preso pari pari da uno spot automobilistico, ma ben si adatta agli oscuri piloti della salita, dove i campioni si contendono un titolo ed una coppetta, e gli umani (leggi scarsi) come me corrono solo per soddisfare qualcosa di indefinito e grandissimo, che a volte nemmeno il termine passione riesce a descrivere appieno.
Qualcosa di indefinito che prosciuga i sudati risparmi, il poco tempo libero, che assorbe a volte anche gli affetti familiari e che costringe a veri e propri tour de force per conciliare impegni, i propri cari e le corse.
Sveglie a ore impossibili o prolungamenti di giornate di lavoro per raggiungere i nostri paddock, sacrifici economici e personali per mantenere la moto in stato competitivo, trasferte estenuanti quando la gente normale va in ferie al mare con i figli; tutte cose note ai più, faticosi rituali che si ripetono ogni volta che c'è una corsa nel week-end.
Il tutto per quel senso di vaga ma tangibile soddisfazione che sentiamo dentro quando, inesorabilmente, il tramonto della Domenica di gara tinge di rosso un cielo ancora lontano da quello di casa nostra.
Passione, appunto.
Da questo punto di vista credo di meritare un posto in prima fila, almeno qui; se penso alle tribolazioni, ai compromessi, alle disavventure che hanno costellato questi anni di gare, mi viene proprio da dire "chi te lo fa fare???"
Ovvio, la passione, di cui mi sento un maestro. O meglio mi sentivo fino a Radicondoli, quando tutte le sudatissime menate cui sono andato incontro per correre, sono all'improvviso impallidite di fronte all'ostinazione, direte voi, passione dico io, di Paolo, baldo corridore emiliano, all'esordio nei supermotard dopo trascorsi con Open e 600.
Esordio tribolato, visto che la fida Aprilia il sabato pomeriggio comincia a rigurgitare acqua e olio.
I piloti veri avrebbero ricaricato tutto e detto arrivederrci alla prossima; ma chi ha passione non si arrende, specialmente se ha come amico e mentore Giuliano, che dispone (a Modena) di una Honda pronto gara. Detto fatto, Paolo parte per Modena, recupera la moto e torna a Radicondoli alle 23 di Sabato, dopo sei ore e mezzo di viaggio, ma c'è ancora tanto da fare (la Honda ha le slick); a mezzanotte, mentre vado a dormire, saluto Paolo e Yuri  intenti a preparare il cambio sul ciglio della strada, illuminati solo da una minuscola pila. La Domenica mattina sveglia all'alba per finire il lavoro (smonta i cerchi dalle moto, le gomme dai cerchi, rimonta le gomme sui cerchi e i cerchi sulle moto) e portare la moto in verifica; tornando indietro, Paolo fora la gomma davanti... L'unica gomma disponibile adesso è quella montata sul cerchio dell'Aprilia, ma la moto va tolta dal carrello, e rifatto il lavoro (smonta le gomme....); la Honda è pronta giusto in tempo per presentarsi alla prima salita, e Paolo si lancia verso una nuova avventura in sella ad una moto mai provata prima. Il resto della giornata è tutto in discesa, coronato da un ottimo sesto posto e dalle inevitabili prese in giro.
Come descrivere questo potentissimo motore, che nessun nostro bolide riuscirà ad avvicinare, motore che ci porta a fare cose incredibili e a volte sovrumane??
Tu chiamala, se vuoi, passione....

5 commenti:

paoloroversi ha detto...

se poi ci metti un "collega" che arriva con 2 birre fresche e ti segnala che una è per te, ecco che già la situazione migliora decisamente! ;-)

ci vediamo a Carpasio!

Il Longa ha detto...

Beh, non è che erano proprio fresche fresche...

paoloroversi ha detto...

Guarda Maurizio dopo le ultime news sono veramente dispiaciuto che nel mondo della salita possano esistere persone così infami e cattive.
Mi spiego meglio: il motore della mia moto è stato portato in Aprilia per vedere bene cos'è successo. Dopo un paio di settimane (sono molto impegnati)sono riusciti ad aprirlo completamente e mi hanno dato una risposta alla quale subito sinceramente non potevo credere: mi è stato messo dello zucchero nel serbatoio.

Ti giuro che è così, me l'hanno confermato più di una volta e hanno aperto proprio tutto per verificare.

loro mi hanno detto che in quel modo avrei avuto dai 3 a 5 km di autonomia prima di spaccare tutto Deduco quindi che sia accaduto Venerdi notte, perchè Venerdi pomeriggio avevo fatto qualche km per prendere confidenza con la moto in strada ed era tutto perfetto.
e infatti Sabato mattina alla prima salita di libere.......patatrack!!!!

Non ho veramente parole!!
E' dal 2006 che faccio le salite e non mi sarei mai immaginato una cosa del genere!
Comunque non mollo, appena mi ridanno la moto riprendo ad allenarmi e poi ci si vede a Carpasio!

Il Longa ha detto...

Non ho parole...
Non è possibile, mi verrebbe da dire su due piedi, non succede in salita, te l'avranno messo in pista....
E poi perchè, per cosa, vai forte ma mica ti devi giocare il campionato....
Cosa sta accadendo da noi?
L'unica cosa che mi viene in mente è che ti abbiano scambiato la moto per quella di Giuliano, ma lo sapevano tutti che non aveva l'Aprilia...
A meno che, come al solito, non hai dato fastidio a qualche ragazzotta locale, non so proprio a cosa pensare; a Carpasio ti insegno un paio di trucchi per difenderti da queste cose.

paoloroversi ha detto...

In pista è impossibile perchè dopo la moto ha girato e senza nessun problema.

Anche noi abbiamo pensato che qualcuno abbia scambiato per la moto di Giuliano, però Giuliano è arrivato venerdi notte e durante la giornata di Venerdi chi c'era mi ha visto grare con quella (ho rodato le pastiglie nuove facendo diverse volte avanti e indietro tra i gazebo).

Ti garantisco che non ho avuto nessun contatto con ragazze

E poi susa, "come al solito" cosa vuol dire?? :-))))))

A parte gli scherzi anch'io ancora non riesco a crederlo; comunque ne riparleremo con più calma a Carpasio