29 giugno 2009

La città della salita

Il circo della salita torna a Isola del Liri, che conferma ai corridori montanari la propria fama di città solidale ed estremamente ospitale; coi tempi che corrono, non è poco...



Forse è perchè nel nome c'è un'isola, a richiamare quella più famosa di Man; oppure, più semplicemente, perchè Isola del Liri è collocata in una zona d'Italia dove l'ospitalità è una regola. Fatto sta che in nessun luogo come qui, i piloti e i meccanici della salita si sentono a casa propria.
Il paddock, a differenza delle altre gare, è posto in città, nella zona della stazione ferroviaria; per 4 giorni l'anno, il quartiere brulica di furgoni che arrivano la notte e scaricano moto e attrezzature, la nostra gente accampata sui marciapiedi, con un costante sottofondo sonoro di motori che si scaldano, che provano, che rodano o più semplicemente che fanno rumore.
Ce ne sarebbe abbastanza per esasperare una città, firmare petizioni al sindaco, cacciare la fonte di costante disturbo; ma qui siamo a Isola del Liri, e le cose funzionano diversamente.
Qui le famiglie adottano piloti, e mettono a disposizione gli spazi delle loro proprietà per ospitarli; altri offrono ghirlande di alloro di bentornato; signore dai balconi preparano per quattro giorni caffè a team interi,i concorrenti vengono invitati a cena con una naturalezza e disponibilità impensabili altrove.
Tutti si interessano agli strani ospiti, tutti sono contenti di averci qui, e sembrano aspettare impazienti che torni il week-end della gara.
Aggiungiamo che a Isola si mangia benissimo spendendo due lire, che il percorso, ora che è asfaltato di nuovo, piace ai molti che si sobbarcano più di 1000 chilometri in tre giorni pur di esserci, e che il corso punteggiato di belle ragazze brulica di vita fino a sera tardi.
Detto questo, quasi mi spiace che quest'anno sia già passato il week-end ciociaro, e che dovrò attendere 12 mesi per rivedere le bellissime cascate del Liri.
Di fatto, ho già un pò di nostalgia : caro William, non si potrebbero organizzare due gare all'anno invece di una??

1 commento:

JamesCN ha detto...

il longa è tornato.
se si trattasse di un gruppo rock (o meglio, heavy metal...) degli anni 80, si potrebbe dire:
"ladies and gentlemen, the hard return of the most popular biker of the 2005, 2006, 2007, 2008... IL LONGA!!!!"
sottofondo di grida festanti ed ovazioni.
torna e, come di consueto, ci delizia con le sue storie, di tempi passati e di giorni d'oggi.
storie che parlano di posti e di persone, di corse e di amicizie.
di passioni, di moto, di cose semplici di cui tanto abbiamo bisogno in questi tempi troppo sofisticati per consentirci di essere veri.
non parlano mai, o quasi, di lui in prima persona, ma parlano di lui, ci raccontano il longa attraverso ciò che vede e come lo vede, ciò che vive e come lo vive.
facendoci venire la voglia fortissima di esserci.
per conoscere dal vivo quel panorama variegato, caotico, caciarone e genuino che anima la salita, per essere parte viva di quel mondo reale, pulsante, in cui le moto sono ancora moto, i piloti sono ancora, e soprattutto, persone, belle persone.
in cui le curve sono stupendi pezzi d'asfalto da interpretare ogni volta meglio, la gara una sfida con sè stessi prima ancora che con gli altri.
e poco importa se davanti sono in tanti.
ciò che conta è esserci.
il longa è tornato.
lunga vita al longa.