4 marzo 2009

2009 : obbiettivo sicurezza (parte II)

Imperterrito nonostante l'interesse nullo dimostrato nei confronti dell'argomento da quei pochi che ancora mi leggono, proseguo nell'analisi della sicurezza in salita...

2. Protezione dei percorsi
"Corse in salita?? Ma sei matto, non c'è via di fuga" Quante volte ci siamo sentiti dire questa mitica frasetta dall'amico smanettone o pistaiolo??
A prima vista l'equazione sembra valida : zero vie di fuga = percorso pericoloso.
In realtà chi sa di salite sa che il problema non si riduce solo a questo aspetto, ma è ben più articolato; la mancanza di "vie di fuga" non può assolutamente essere considerata l'unico problema in tema di sicurezza dei percorsi, bisogna tenere conto di altri aspetti.
Il concetto di base è quello di proteggere il pilota dagli ostacoli fissi che sono disseminati lungo la gara; questi includono pali, fossati, rocce, recinzioni e burroni. L'obbiettivo principale dovrebbe essere quello di fare in modo che in caso di caduta il concorrente sia messo in condizione di non abbandonare la sede stradale (che in salita fa da percorso E via di fuga), senza subire impatti violenti contro gli ostacoli.
La protezione degli urti è demandata unicamente alle mitiche balle di paglia (non siete piloti della salita se una volta non ve siete portati almeno mezza fino al traguardo...); i vantaggi di questa soluzione sono la facile reperibilità e la facile gestione nel momento in cui si deve approntare un percorso.
Vere e proprie icone delle corse su strada, le balle assolvono relativamente al loro scopo primario, sia perchè non hanno grosso potere di assorbimento dell'energia (sono pressochè rigide) sia perchè hanno dimensioni non sempre ideali per specifiche protezioni (ad esmpio pali, staccionate ecc.).
Diventano addiruttura problematiche se deputate a protezione della rete elettrosaldata fissata su pali di legno che è ultimamente in voga per burroni e precipizi vari.
Altre discipline sportive, in primis lo sci alpino, ci offrono esempi di eccellenti materiali utilizzati per mettere in sicurezza i percorsi; è utopistico pensare di proteggere i percorsi con reti e teloni, a somiglianza di quanto accade per le discese libere (queste protezioni necessitano di un impianto fisso di piloni metallici a sostegno delle reti), però l'utilizzo dei materassi plastici e dei teloni andrebbe benone per le nostre gare.
I materassi sono dotati di buone caratteristiche di assorbimento, hanno forma e spessori ideali per avvolgere pali o proteggere le reti elettrosaldate; in più, offrono il vantaggio impareggiabile di offrire una buona superficie utilizzabile dagli sponsor.
Mi piacerebbe vederli intorno ai cartelli stradali che punteggiano le nostre salite, o fissati sulle reti metalliche; in quest'ultimo caso si potrebbe porre al di sopra dei materassi degli striscioni plastici, eccellenti per deviare piloti e mezzi di nuovo sulla strada, innocui se strisciati accidentalmente durante la salita (a differenza delle balle), fotogenici se stampati col nome degli sponsor.
Addirittura si potrebbe pensare ad un acquisto in comune tra organizzatori e federazione, con notevole benefici sul fronte economico, in modo da disporre di un tot di metri di protezioni da utilizzare in tutte le gare, valorizzando l'aspetto promozionale connesso a queste protezioni.
Senza arrivare ad avere veri e propri airfences o defenders, costosi e difficili da gestire (anche se ne esistono alcuni, made in Italy, dimensionati per le corse su strada), credo che avere una salita contornata per intero dal giusto numero di reti, materassi e balle, con striscioni a coprire e proteggere il tutto, sarebbe un bel passo in avanti.
Senza bisogno di tante vie di fuga...

4 commenti:

gigino ha detto...

Un lettore l'hai appena acquisito! ;)

JamesCN ha detto...

Ciao Maurizio
rispondo in un colpo solo agli ultimi due post che hai pubblicato.
intanto sta pur certo che ti leggo, anzi. mi preoccupo quando ti assenti troppo... e la tua mail continua a rimbalzarmi indietro...

salita, moto e loro potenziale, sicurezza... sono i cardini di ogni nostro discorso, di ogni incontro con i responsabili della federazione, dei piloti.
ognuno ha la sua ricetta, in merito, magari non sempre condivisibile, anche se credo che sia già importante parlarne, se lo spirito è quello di affrotnare la questione per mantenere in vita la salita.
su più o meno tutto sono d'accordo con te.
in partoclare, per quel che riguarda l'uso dei materassi, gli stessi che si vedono agganciati ai piloni di skilift e seggiovie sulle piste da sci. la mia idea era quella di utilizzarli già a barge, e forse non sarebbe stato il mezzo isastro che è stato, se l'avessimo fatto ma, per una serie di circostanze, ci è stato impossibile.
laddove vi siano degli impianti sciistici vicini, no è impossibile pensaredi averli in comodato d'uso, eventualmente pagando i danni apportati qualora qualcuno dovesse tagliarsi, rimarrebbe solo da reperire un camioncino per andarli a prendere e organizzzare un servizio di controllo notturno per evitare che qualcuno se li freghi, perchè poco non costano.
tra l'altro, andrebbero bene pure per "riempire" i fossati, in molte situazioni, con buona pace delle balle di paglia che, come giustamente dici, costituiscono, di fatto, una barriera rigida ed hanno la brutta abitudine di disfarsi, anche se inscchettate, se qualcuno ci finisce contro, ad esempio, con una pedana.
a roma, durante la premiazione dei piloti ed i lavori congressuali per il rinnovo della presidenza nazionale federmoto, ho avuto modo di chiacchierare un po' con Claudio Porrozzi, responsabile velocità, e di sottoporgli alcune mie argomentazioni, di ascoltare le sue, il tutto molto serenamente.
su alcune cose ci siamo trovati d'accordo, su altre no, l'importante è che ci sia stato un dialogo aperto, un confronto.
gli ho parlato pure del discorso della sicurezza, delle balle etc, ovviamente.
a mio avviso, visto e considerato che, come giustamente sottolinei, ala salita arriva poco o nulla di quanto la federazione spende, e gli organizzatori si salassano per coprire i costi (tra l'altro: è saltata la Laccio-Torriglia...), se, tanto per cominciare, la federazione fornisse le balle di paglia agli organizzatori, nel quantitativo stabilito dai tecnici che omologano il percorso, sarebbe già una gran bella cosa.
sappiamo che c'è un privato che afftta le presse insacchettate come gli organizzatori vogliono, è quello che le fornisce alle gare toscane ed a parma, se non sbaglio.
se la federazione, fatto 100 il numero max di rpesse richiesto dalle varie gare in calendario, si facesse carico di questo costo facendole recapitare a tempo debito sui percorsi di gara magari insacchettate col logo di qualche sponsor sarebbe un bell'aggravio in meno per chi organizza, si eviterebbero le discussioni ed i malumori che, inevitabilmente, sorgono tra chi determina - giustamente, ne risponde... - il numero di balle da piazzare e chi le deve 1° trovare, 2° pagare e 3° posare, con una sesa minima per la federazione stessa.
integrando ciò con un certo numero di materassi per le zone più critiche, e quindi tratti protetti con rete elettrosaldata, pali, chiuse di cemento, potremmo avere una copertura buona, più che buona, una lto livello di sicurezza ed un costo accettabile.
poi, è ovvio che il rischio rimane, d'altra parte è uan gara in moto, non un torneo di briscola, ma se si riesce a fare le cose in modo ragionevole e ragionato credo che si possano ottenere buoni risultati con soddisfazione di tutti a costi accettabili.
per quanto riguarda le verifiche tecniche, la mia opinione è che i verificatori dovrebbero essere di più, magari diversificati per moto d'epoca, moto moderne, sidecar... anche perchè ritengo che sia umanamente impossibile sapere tutto di tutto... non so con che frequenza essi vengano aggiornati, se se ne formino di nuovi e con che modalità; se il calendario fosse studiato insieme a quello del civ, forse si potrebbe pensare di utilizzare le stesse persone, in abbinamento a chi già lo fa.
si avrebbe così uno scambio di conoscenze che male certo non può fare.
non so se il futuro della salita è roseo o no, parrebbe di sì, vsto il calendario, la finalmente riacquisita piena titolarità.
certo, per chi organizza, organizzava o vorrebbe organizzare-riorganizzare tanto rosea non è. soldi non ce ne sono, i costi crescono, come le licenze, gente che abbia voglia, o anche solo accetti perchè glilo chiedi tu, di mettersi lì a far qualcosa nons e ne trova più, almeno qui da noi.
eravamo pochi, non siamo più nessuno, 3 o 4 gatti che ancora sperano, sognano di organizzare una gara di velocità in salita.
la voglia c'è, credimi. a breve, giusto il tempo di far tirare fuori la moto a chi ha qualche acciacco, magari un po' di reumatismi, e andremo a vedere tracciati, parlare a sindaci, cercare soldi.
purtroppo, senza quelli non si fa nulla, e tutto dipenderà da quello.
vedremo.
come sempre, per tutte le cose, chi vivrà vedrà

Il Longa ha detto...

Come è saltata Laccio Torriglia??
Per una volta che avevo una corsa a mezz'ora da casa....:-((((
Comunque Sabato guardavo il satellite dai miei, mi imbatto in un programma BBC che si chiama CRASH, fan vedere Archibald sotto l'acqua irlandese in una stradina bruttina bruttina sbagliare la staccata, perdere il posteriore, scivolare insieme alla moto...
... e finire morbidamente verso una barriera di materassi a strati.

JamesCN ha detto...

boh, c'era sul sito di viviani...
ecco, è quel che volevo dire...
scivoli, scivoli e finisci sui materassi.
ti gireran le balle per la moto, la tuta, i lividi, il risultato a puttane ma male non ti sei fatto, se non nell'orgoglio...
mah...
vedremo