Una serie di riflessioni su come e cosa migliorare nelle nostre gare...
La stagione 2009 è alle porte, e segnerà come sappiamo una rivoluzione nella velocità in salita. Torna il campionato italiano, ma soprattutto crescono le gare: ben otto ( sarebbero potute essere addirittura dieci se non avessimo perso in due anni le tappe piemontesi di Cocconato e Rossana).
L'organizzazione degli eventi migliora di anno in anno, i concorrenti aumentano nonostante (o forse proprio a causa) della recessione globale, il futuro appare se non radioso quantomeno promettente per gli amanti delle corse in montagna.
Certo, c'è ancora margine per migliorare: i contributi federali sono minimi, rimane irrisolta la questione spinosa delle moto d'epoca, iscrizioni e licenze aumentano mentre nonostante la titolarità restiamo senza montepremi (non è che vogliamo guadagnare milioni, ma anche solo qualche premio in natura farebbe piacere, rappresentiamo un settore che riceve una frazione dei contributi e montepremi che vanno al campionato italiano motoslitte...), ma le sensazioni restano comunque positive.
Ritengo ci sia un settore che merita invece una accurata riflessione, rappresentando il vero ago della bilancia che decreterà il successo o il fallimento del risorto Campionato Italiano Velocità in Salita : la sicurezza.
Ho deciso pertanto di analizzare i vari aspetti che concorrono a questo ambito; lo scopo è cercare un confronto con tutte le componenti il nostro mondo (piloti, organizzatori, tecnici federali) in modo di poter sviluppare proposte concrete che possano contribuire al miglioramento della sicurezza.
Ogni commento, pensiero, critica a riguardo è benvenuta; spero sinceramente di ricevere numerose repliche in modo da poter delineare un progetto comune, che non rimanga la personale visione di un singolo (e nemmeno tanto abile) pilota.
La trattazione è divisa per argomenti che pubblicherò intervallati nel tempo, cercando di coprire tutte le voci che compongono il concetto più esteso di sicurezza nelle corse in salita.
1. LE MOTO
Analizzando il regolamento tecnico particolare, non ritengo vi siano aspetti da migliorare o modificare. L'ampia libertà di intervento, in particolare sulle parti ciclistiche, concorre ad aumentare la sicurezza delle macchine, permettendo di aggiornare a standards più attuali (e performanti in termini di sicurezza) anche motocicli non più freschissimi, limitando nel contempo le spese.
I pneumatici ammessi offrono prestazioni eccellenti, anche per i supermotard che in teoria dovrebbero soffrire un po' in stabilità utilizzando gomme scolpite. Cedimenti meccanici dei mezzi sono praticamente inesistenti, salvo qualche sporadica e fisiologica rottura in classe 125, e più raramente in 250; rottura che comunque non provoca inconvenienti di sorta ai piloti, salvo lo zero da marcare in classifica.
I sidecars, mezzi più complessi e mediamente più datati delle moto, qualche rottura in più la subiscono, e forse meritano un po' più di attenzione viste le potenziali disastrose conseguenze che potrebbero verificarsi.
Una semplice accortezza per tutti i mezzi sarebbe quella di prevedere obbligatoriamente uno spinotto di sicurezza per gli assi ruote, linee di allineamento pneumatico-cerchio e linee di serraggio dipinte per i bulloni di attacco motore al telaio, delle forcelle e delle pinze freni; soluzioni no-cost applicate ogni giorno sugli aeroplani civili e militari.
Dove si può e si deve migliorare è in sede di verifica tecnica; a volte pare che i commissari espletino una formalità burocratica, nonostante l'indubbia competenza ed esperienza che li caratterizza. Non credo che una sistematica verifica visiva di ruote, sospensioni, pedane e attacchi telaio comporterebbe un aggravio consistente di tempo nelle operazioni pre-gara; una effettuazione puntuale e rigorosa di questi controlli aumenterebbe molto la consapevolezza e l'attenzione dei concorrenti verso particolari che a prima vista sembrano secondari ma che in realtà si dimostrano vitali per la sicurezza.
Analogamente a quanto avviene al TT, un ulteriore incremento su questo fronte potrebbe essere dato da un ultimo controllo visivo fatto dal commissario a tutti i mezzi nel momento in cui accedono alla linea di partenza prima di ogni salita : un piccolo impegno per gli scrutatori, a fronte di un grande guadagno per la sicurezza.
Per favore, date un feedback a quanto sopra.
Nella prossima sezione analizzeremo la protezione dei percorsi.
11 febbraio 2009
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